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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020
Che cosa faremo domani... Che cosa faremo domani che non abbiamo ancora mai fatto ? Bisognerebbe avere un’idea per andare e tornare se male ci va ché andare non significa restare per forza dove si va. Se vuoi sta dove sei ch’è un posto incantato ! Che cosa ti tocca che a volte disperi ? Se prima di notte fai a botte col mondo aspettando dagli altri quello che gli altri non vonno ? Il rispetto di chi e di che ? Il tuo sguardo dal letto arriva al mare di fronte calmo o in tempesta, fino alla festa del giorno se piove o col sole e hai mille parole pronte per dire quello che vuoi, come la pensi come gli altri che hanno altri sensi da tramandare. Cosa vorresti che non ho capito ? Il prurito di che , di che cosa ? Se il tuo cuore riposa lascialo stare. Era da tanto che volevi restarne fuori o accanto. E’ forse un rimpianto che affiora o il silenzio che non fa rumore da quando l’hai scelto come par

La nostra malattia

La nostra malattia La nostra malattia è l'insipienza che ci porta via o dove il vento tira. Vorrei dirti: Se non ti va di dannarti l'anima lascia agli altri la critiche di moda. Non ti mettere in coda. Non cercare un affaccio  sulla via quando passa il santo, perchè oltre al quanto c'è anche il come  e il dove quando basta uno sguardo, un desiderio da coltivare in cuore per dare agli altri quello che si vuole quelle sensazioni  che provi, che gridano vendetta. La nostra disdetta è di voler vivere in fretta e di mancare di perseveranza nell'accoglienza dell'altro come cerchiamo quando andiamo altrove. Mi siederei  almeno per un giorno  in fronte al mare per chiedermi cosa posso fare che ancora non ho fatto preso come sono dalla mia  malattia che mi porta via senza spostarmi di un passo dalla mia insipienza perdendo la pazienza. Gioacchino Ruocco 01.03.2020   Ostia

Dal 1° gennaio 2020, un documento unico di circolazione prenderà il posto del certificato di proprietà e della carta di circolazione delle auto

LA LEGGE PER TUTTI   BUONO A SAPERSI 22 NOVEMBRE 2019 74.773 visualizzazioni Dal 1° gennaio 2020, un documento unico di circolazione prenderà il posto del certificato di proprietà e della carta di circolazione delle auto. Si chiamerà Duc e fonderà insieme le informazioni della Motorizzazione Civile, che consegna il libretto di circolazione, e del Pra, il Pubblico Registro Automobilistico gestito dall’Aci, che rilascia il certificato di proprietà. Cosa cambia per il cittadino? Meno carte in macchina perché il documento sarà dematerializzato sin dall’origine, e anche meno costi al momento di eseguire una pratica di amministrazione, come il passaggio di proprietà fra privati. Si pagheranno due marche da bollo anziché quattro, quindi 32 euro contro gli attuali 64 e anche il costo della trascrizione all’Aci-Pra diminuirà di 7 euro; un risparmio di 39 euro, dunque. Il nuovo documento unico di circolazione sarà rilasciato dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti e conterrà tutti i

Il Passalibro ad Ostia organizzato da A tutto campo Ass. culturale

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MAR 1 Il Passalibro ad Ostia Pubblico  · Organizzato da  A TUTTO CAMPO - Associazione Culturale Mi interessa Parteciperò Condividi clock domenica dalle ore 16:00 alle 16:05 Tra 2 giorni  ·  11 – 16°C Pioggia pin Piazza Anco Marzio - Ostia Piazza Anco Marzio, 00122 Ostia, Lazio, Italy Mostra mappa Informazioni Discussione Partecipanti: 72 · Persone interessate: 349 A  Francesca Gravante  interessa Messaggio Amici suggeriti Anto Sammarco Invita Benito Smino Invita Gendente Odt Invita Condividi Dettagli Domenica 1° Marzo ci incontreremo in Piazza Anco Marzio, puntuali alle 16, ognuno porterà con sé un libro incartato da regalare. Al momento del via inizierà lo scambio del libro facendol
Presa di coscienz……. Cerca di non dire bugie, di non raccontare storie alla fine la delusione potrebbe essere più grande e la conclusione ancora più amara. Guardati nello specchio se non trovi la speranza sul tuo volto dipinta e non avverti   le tue gote rosse come una mela delizia. Sarà forse la pigrizia dei tuoi gesti inappropriati o l’abituale mendicare del tuo carattere che gioca con l’alternanza dei tuoi bisogni perorando con inappropriate lagnanze le tue indigenze le tue dimenticanze con le loro arroganze. La mia inappetenza ha una perseveranza che sconfina nella noia delle vita intorno che non ha più scorno. Tremo al pensiero di non essere sincero quando a mezze parole maledico il tuo dire, le tue esigenze sconfortato. Con accortezza feci fronte alle mie senza indigenze limitandomi a dire farò domani quello che oggi mi lascia senza… Gioacchino Ruocco Ostia Lido    27.02.2020

Lega del Filo d'oro. AIUTIAMOLI NELLA LORO IMPRESA

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Lega del Filo d'oro. AIUTIAMOLI NELLA LORO IMPRESA

ASpettando Primavera

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con opere di Maurizio Attisani, Magda Bava, Carlotta Cecchinato, Salvatore Dattolo, Giuseppe Giaquinto, Francesca Gravante, Carlo Alberto Perillo, Ruggero Piangiani, Seby Ruocco.

Incontro con Felicie di AGOSTINO D’ANTONI

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AGOSTINO D’ANTONI: IN ASSENZA DELLA VISTA SONO LE SUE MANI A VEDERE E CREARE SCULTURE IN TUFO E IN LEGNO  Agostino D’Antoni è uno scultore di grande talento: in assenza della vista sono le sue mani a vedere e creare ceramiche e sculture in tufo e in legno. Vale la pena di conoscere la sua storia che è stata un’inaspettata avventura. È nato nel 1950 nelle vicinanze del Porto di Palermo e, fino al divorzio dei suoi genitori, ha trascorso un’infanzia felice. Fino a sette anni la sua vista era normale ed era affascinato dalle forme e dalle linee delle architetture e delle pietre, dai colori così variabili del cielo e del mare. Tra i sette e gli otto anni una malattia agli occhi gli fa perdere lentamente la vista in maniera permanente, malgrado i genitori lo abbiano fatto visitare dai più bravi specialisti. Un dolore straziante gli attraversa l’anima, perché, come ha scritto Iorge Luis Borges, “la cecità è una forma di solitudine”. All’inizio della sua condizione di non ved

Che cos’è il paese reale....

Che cos’è il paese reale se non il paese che vuole vivere lavorando mentre sogna un domani migliore di quello di sempre ? Dove gli onori spettano a tutti come i dolori di chi indigente viene lasciato per strada come un perdente e non approfitta da nulla facente della brava gente che ruga, lavora che s’affanna, che muore quando lavora, di quelli che possono e da furbetti si sono dati al parlamento votati ed eletti d’amici e parenti col voto di scambio che oggi dà poco o niente ma sempre qualcosa che riempie il vuoto in tasca e la frasca quando si sente il vuoto    ch’è dentro ed allasca i legami. Al semaforo ieri ho raccolto una manciata di monetine, gli spiccioli di chi li odia che fanno pensare alla nostra perdenza più dura più intensa di prima. Domani non so cosa resta in quelle tasche ? Se ancora daranno qualcosa da spartire con gli altri che siamo una parte di quelli che hanno perso

Non parliamo più di dolore.....

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Caro Stefano, Non parliamo più di dolore ancora ne soffro dall’inizio dell’anno. Ognuno di dice che fare, come curarmi, cosa mangiare per trovarmi addosso i chili di troppo che ne ho persi da due o tre anni. Il dolore più grande è quello che gli altri non hanno un pensiero per i gli altri che a volte schifano che a volte maltrattano per pensare soltanto ai propri che nessun santo ne è ancora patrono. Ma quando non mangio, e non dormo, non soffro più di quelli che fanno finta, ma il rovello è proprio questo, codesto e quello che sento in giro mentre io miro a un equo condono per un perdono, una ripresa di coscienza che senza di questa è convenienza la faccia tosta che abbiamo e professiamo. Gioacchino Ruocco Ostia Lido 15.02.202